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Marco Noris (Bergamo, Italia) è un artista visivo con base a Barcellona.

Il suo lavoro esplora la rovina, la memoria storica, il territorio e il paesaggio, usando il camminare come strumento di ricerca. Ha esposto in Spagna e all’estero, e ha partecipato a progetti collettivi e residenze. È stato tra i promotori e fondatori de La Escocesa come centro di creazione a Barcellona. Attualmente ha il suo studio al Piramidón, centro d’arte contemporanea di Barcellona.

Dal 2024, il suo lavoro fa parte della Collezione Nazionale d’Arte Contemporanea della Catalogna.

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Libellus1 fa parte di un processo di riappropriazione dei miei archivi e di esplorazione di sistemi statici generati automaticamente con Jekyll e distribuiti da GitHub. Questa architettura offre autonomia e sostenibilità: elimina la dipendenza da piattaforme commerciali, riduce il consumo energetico del server e assicura un controllo diretto sul contenuto, sul codice e sulla loro preservazione a lungo termine.

Il tema Jekyll di Libellus ha origine da Tale, anche se nella sua versione attuale ne conserva soltanto la struttura minima di base. La palette cromatica si ispira a Flexoki di Steph Ango, e il design adotta principi di minimalismo funzionale simili a quelli del sito web di Steph. Dall’ecosistema di Kepano è stata integrata l’Image Grid sviluppata per Obsidian (come sempre, grazie, Steph). Infine, un plugin personalizzato in Ruby, sviluppato ex novo, riscrive i wikilinks e la sintassi specifica di Obsidian per garantire la compatibilità semantica e strutturale tra Jekyll, il vault di Obsidian e la pubblicazione web su lab.marconoris.com tramite Publish.

  1. Libellus: dal latino, diminutivo di liber (libro), ‘libretto’, quadernetto; piccolo volume per appunti, poesie, epigrammi o trattati brevi. Oggi, Libellus è un quaderno vivo: archivio in cammino, note di viaggio e pezzi che, insieme, compongono un corpo più grande.